Lavoro: incremento Cig del 15% in Abruzzo nel 2013

TERAMO- Salgono del 15% le ore autorizzate di cassa integrazione guadagni in Abruzzo, mentre in Italia gli interventi di Cig registrano una lieve diminuzione, passando da 32 milioni di ore nel 2012 a 37 milioni nel 2013. A renderlo noto è la Cisl AbruzzoMolise. L’incremento delle richieste è caratterizzato da una crescita degli interventi di cig straordinaria (32%), e da un aumento consistente di quella ordinaria (8,5%), mentre gli interventi in deroga registrano una lieve diminuzione (-0,87%). "Il periodo che ci divide dalla prossima competizione elettorale regionale deve essere utilizzato per affrontare la grave situazione occupazionale e produttiva" senza che le vicende giudiziarie sui rimborsi istituzionali rappresentino "un motivo per non andare avanti sulle scelte per rilanciare lavoro e sviluppo: vanno urgentemente completate le riforme in atto (trasporti, servizio idrico integrato, welfare) e va definito il bando delle aree di crisi (Val Pescara, Val Vibrata, Val Sinello)". A chiederlo è il segretario della Cisl AbruzzoMolise, Maurizio Spina. "Con l’aumento delle ore autorizzate – spiega Spina – sono necessarie ulteriori risorse per gli ammortizzatori sociali per garantire il pagamento di cig e mobilità in deroga. È importante che l’assessorato al lavoro si impegni, inoltre, ad adottare misure di sostegno al lavoro con l’approvazione di politiche attive e con interventi per favorire l’ingresso nel lavoro dei giovani, come il patto intergenerazionale". "La nuova programmazione dei fondi strutturali Europei 2014-2020 – sottolinea – rappresenta, per l’Abruzzo, un’importante opportunità e va definitivamente resa operativa. L’Abruzzo disegna il suo futuro in quanto Regione Europea: deve essere parte attiva mettendo a disposizione la sua collocazione geografica e le proprie risorse per lo sviluppo del Paese e dell’Europa, come via di passaggio che consentirà di comunicare le Regioni dell’Est Europeo e quelle del Mediterraneo per un interscambio economico, sociale e culturale. In questa direzione si pongono i progetti della Macro Regione Adriatica-ionica e la Civitavecchia-Roma-Ploce, su cui la Regione deve necessariamente riprendere l’iniziativa con gli altri partner del progetto".